In primavera
il sorriso di un fiore
faceva pensare a giornate di sole.
Poi venne l’estate, il calore, l’amore
e il fiore viveva giornate d’ardore.
Con ottobre e novembre anche il cielo si oscurò.
Il fiore piangeva. Soffrir non voleva.
Mai più giornate di sole, con mille raggi caldi d’amore.
Dicembre portava un nero mantello,veniva col gelo, suo fratello.
Il fiore guardando disse: “Pietà, risparmia la mia giovane età”.
Ma il vecchio avanzava con fretta ed impazienza,
faceva timore per la sua violenza.
Il fiore piangeva. Morir non voleva!
“Oh, giorni di sole, di mare, di luna,
mai più scorderò la nostra fortuna:
una breve stagione piena d’amore,
di tiepide notti e di albe rosate,
con dietro di noi un coro di fate”
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