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mercoledì 16 settembre 2009

La bottega delle meraviglie

C'era una volta un paese lontano dove viveva una fanciulla umile e laboriosa, bella come il sole.

Nel villaggio si indicevano spesso feste in onore del figlio del Re, un giovane leale e valoroso. I giovani si incontravano, si divertivano; ma quella povera fanciulla rimaneva estranea ad ogni festeggiamento. Doveva lavorare per vivere, non poteva riservare il suo tempo prezioso per futili distrazioni!

Inoltre, povera com’era, che cosa avrebbe potuto indossare? Come adornarsi?
Una mattina sul davanzale della sua camera un usignolo iniziò a svolazzare e cinguettare così forte che Rosy,
così si chiamava la fanciulla, si affacciò per ammirarlo.
L’usignolo improvvisamente si mise a parlare e suggerì a Rosy di partecipare ai festeggiamenti che di lì a poco sarebbero stati indetti in onore del principe ereditario. Le disse che, per imbellettarsi, avrebbe potuto recarsi presso la Bottega delle mille meraviglie, famosa in tutto il reame per la qualità dei prodotti e la convenienza dei prezzi, dove ogni desiderio diveniva realtà.
Rosy era pur sempre una giovane donna; le sarebbe piaciuto moltissimo partecipare ma, dovendo lavorare, non disponeva di molto tempo per sé.
Dunque non poteva recarsi presso la rinomata bottega. L’usignolo la tranquillizzò: “La Bottega delle mille meraviglie offre un servizio speciale con corriere postale, veloce e sicuro. Potrai ricevere tutto in poco tempo!”
La fanciulla si lasciò convincere e, quando giunse il magico pacco, scoprì quanto fossero giusti e motivati i consigli dell’usignolo. Anche il drappo dorato e la pochette erano una vera e propria magia!
Bastava solo aspettare…
La data dei festeggiamenti fu stabilita e Rosy partecipò anche lei, più bella e radiosa che mai fra quei colori cerise bonbon perlato, perla di rosa, glitter oro, idratante luce d’oriente, carezze di seta, immersa in una pioggia inattesa e giocosa di luci dorate.
Così si avviò verso il palazzo reale, avvolta da una raffinata sinfonia di note profumate e amorose che la travolse assieme al principe, facendo di lei la donna più felice del reame. 

Multis variisque perfuncta laboribus

mercoledì 11 marzo 2009

Progetto "Dalla fiaba alla Carta dei diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza"

PROGETTO
per la prima classe della Scuola Media
Anno scolastico 2000/2001

SETTEMBRE: avvio dell’anno scolastico.
INIZIO DELLE ATTIVITA’ con un gioco.
G I O C O :
“Partiamo…..dunque prepariamo la valigia……”…
“Nella valigia metterò le risorse che ho in me e che mi accompagneranno nel lungo viaggio .."
Sul quaderno compilo:
1. Una tabella elencando
 le risorse…..
 le carenze….
ovvero “inventariando” le abilità individuali (“so fare” - competenze) scolastiche ed extrascolastiche.
CHE COSA SO FARE
CHE COSA NON SO FARE
2. Scegliere una risorsa utilizzabile in ambito scolastico e comunicarla ai compagni.
3. Scegliere una risorsa utilizzabile in ambito extrascolastico e comunicarla ai compagni.
4. Compilare un elenco di risorse (sintesi) presenti nella classe.
5. Intervento dell’insegnante rispetto alle risorse mancanti.
Quali le risorse degli studenti?
- Leggere bene.
- Scrivere senza errori.
- Scrivere poesie.
- Dattilografare.
- Usare il computer.
- Suonare la musica.
- Disegnare.
- Ascoltare. Comunicare.
- Dialogare.
- Essere disponibili a esperienze nuove.
- Saper organizzare materiale.
6. Riportare, quindi, tali abilità su un tabellone, anche su un grande foglio bianco (ad es: quello da pacchi) e affiggerlo su una parete della classe.

…Il viaggio continua…

PROGETTO
“Dalla fiaba… alla Carta dei Diritti”
Il DIRITTO del BAMBINO, del FANCIULLO attraverso la STORIA.

MOTIVAZIONE
GIUSTIFICAZIONE:
Il progetto nasce da una ricognizione di bisogni, da cui emerge l’esigenza di richiamare l’attenzione degli studenti ai diritti ma anche ai doveri e alle responsabilità cui ciascun individuo, seppur piccolo, e’ chiamato a rispondere. E’ destinato alle classi prime della scuola media dell’anno scolastico2000/2001.
E’ realizzato nel corso del 2° quadrimestre.
Si colloca a proseguimento del progetto di ed. civica intrapreso nell’a.s. 1998/99 e ad integrazione del progetto “biblioteca”.
I suoi ambiti e limiti contenutistici riguardano la fiaba, la storia greca e romana, la costituzione italiana.
Eventuali raccordi interdisciplinari implicheranno interventi nelle discipline seguenti: italiano, storia ed. civica, inglese.
FINALITA’:
Il progetto e’ finalizzato
- alla maturazione del concetto di diritto e di dovere nei ragazzi;
- alla promozione della personalità, secondo gli obiettivi del progetto educativo d’istituto;
- alla promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per l’esercizio dei diritti fondamentali, per il miglioramento della fruizione dell’ambiente scolastico, urbano e naturale, per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita deiminori, per la valorizzazione nel rispetto delle diversità, delle caratteristiche di genere, di cultura e di etnie.
OBIETTIVI:
Il progetto si propone di far conseguire:
 CONOSCENZE:
una adeguata conoscenza
- del linguaggio storico
- delle civiltà
- delle culture
- delle tradizioni
- degli usi e costumi dei popoli antichi e contemporanei.
- conoscenza riflessa delle regole e delle norme dellavita associata, in particolare di quelle che consentono processi democratici di decisione
- acquisizione della consapevolezza del significato del codice, della legge, anche in funzione della comprensione dei fondamenti del sistema giuridico propri di uno stato di diritto.
 COMPETENZE:
- la padronanza della terminologia specifica della disciplina
- la capacità di trasferire i concetti da un’epoca all'altra.
 CAPACITA’:
- l’autonomia di giudizio
- la capacità critica
- l’accettazione dell’altro
- la solidarietà e l’etica del lavoro
- l’etica dell’impegno civile
CONTENUTI:
- La Fiaba – “Pinocchio” – “Hansel e Gretel” – “Fiabe Italiane”
- Storia Greca – Storia Contemporanea
– Costituzione Italiana
- Attualità
MEZZI E STRUMENTI:
- libro di testo - attrezzature di laboratorio e/o di officina
– videoregistratore – videocassetta – documenti storici
– leggi- fotocopie – fogli bianchi grandi da imballaggio
– fogli di quaderno – pennarelli colorati - colla.
SPAZI:
L’aula di classe e/o gli eventuali altri spazi nella scuola o fuori di essa.
Per le visite didattiche guidate si rimanda alle indicazioni del progetto “BIBLIOTECA”.
TEMPI:
FEBBRAIO-MARZO-APRILE
Giorno settimanale: venerdì
Orario: 15,30 % 17,30.
METODI:
- il brain-storming- la lezione frontale- la lezione dialogica-
- il cooperative-learning - gruppi di lavoro con tutoring-
VALUTAZIONE:
Considererà non solo l’acquisizione dei contenutie il possesso delle varie abilità
ma anche il conseguimento degli obiettivi trasversali
- per controllare i processi
- misurare prove e prestazioni
- attribuire giudizi di valutazione
- valutare il processo e il prodotto conseguito
Si considererà
- la frequenza
- l’impegno,
- la partecipazione,
- l’interesse in relazione alla situazione di partenza.
PREREQUISITI:
- possedere le abilità di base.
- comprendere il significato di CODICE, LEGGE, DEMOCRAZIA, COMUNITA’, STATO, NAZIONE, COSTITUZIONE.
FONTI:
- Progetto Educativo d’Istituto
- Regolamento Interno d’Istituto
- Decalogo dello Studente
- Atti dello Stato Civile (Archivio Di Stato)
- Convenzione Internazionale dei Diritti del Bambino
- Costituzione Italiana
- Dichiarazione Internazionale dei Diritti dell’Uomo
- Magna Charta Libertatum.
VERIFICA:
- osservazione - autosservazione - discussione - verifica dei prodotti intermedi -
- revisione continua e conseguente correzione delle azioni, dei comportamenti e dei
risultati operativi allo scopo di allargare le esperienze comunicative e di
promuovere il dialogo e la riflessione su di esse.

NELL’AMBITO DELLA PREVENZIONE DEL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA PROGETTI DI ATTIVITA’ FINALIZZATI ALLA QUALIFICAZIONE COMPLESSIVA DEL SERVIZIO SCOLASTICO CON PARTICOLARE RIGUARDO ALLA PIENA ATTUAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO;
ALL’EDUCAZIONE ALLA SALUTE; ALL’EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE; ALL’EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’; ALL’EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’; ALL’EDUCAZIONE ALL’INTERCULTURALITA’ E ALLE MULTIETNIE; ALL’EDUCAZIONE ALLA PACE.

D.L. 297/94 ART.278 D.L. 297/94 ART.456
PRONUNCIA C.N.P.I. 23.02.95
C.M. 302/93 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
L. 285/97 DISPOSIZIONE PER LA PROMOZIONE DI DIRITTI E DI OPPORTUNITA’ PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
L. 40/98 DISCIPLINA SULL’IMMIGRAZIONE
DIRETTIVA M.P.I. 133/96
DIRETTIVA M.P.I. 600/96 EDUCAZIONE ALLA SALUTE
CARTA DI IMPEGNI PER PROMUOVERE I DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA 16.04.98 C.M. 257 9.08.94
DIRETTIVA U.E. 33/94 SULLA PROTEZIONE DEI GIOVANI

Il Progetto prevede anche un intervento degli Alunni presso la Sala di Registrazione di un’emittente locale per la diretta di una drammatizzazione.

Buongiorno a tutti i radio Ascoltatori,
siamo gli alunni della classe I° di una scuola Media Statale.
Oggi siamo qui con voi per socializzare una nostra esperienza scolastica.
All’inizio dell’anno scolastico noi alunni eravamo consapevoli di iniziare una nuova avventura: l’avventura del triennio della scuola media.
Così abbiamo iniziato le nostre attività con un gioco: “Partiamo, dunque prepariamo la valigia”.
“Nella valigia metterò le risorse che ho in me e che mi “accompagneranno nel lungo viaggio”.

Il nostro viaggio ha avuto molte soste :
“Il mito, la leggenda e la fiaba”; il tutto finalizzato alla realizzazione di un progetto lettura che parte dal mito e dalla fiaba per arrivare alla carta dei diritti del bambino e del fanciullo attraverso la storia.
Ma noi non vogliamo solo soffermarci su quelli che sono i nostri diritti: vogliamo anche considerare e prendere consapevolezza dei nostri doveri.

Il MITO, la LEGGENDA, la FIABA sono racconti che affondano le loro radici in storie molto antiche, dapprima tramandate oralmente (tradizione orale – tradizione popolare) poi trascritte. Costituiscono parte del patrimonio culturale di tutti i popoli. Mescolano il reale al divino, al meraviglioso, al magico. Ma tutti narrano, attraverso l’uso di simbologie e di metafore, le vicende umane, ovvero quell'avventura umana, quel "viaggio" meraviglioso che è la VITA di ogni uomo.

Viaggio è quello di Gilgamesh nel regno dei morti (mito dei Babilonesi ”L’epopea di Gilgamesh”). Viaggio è quello di Abramo verso la “terra promessa” (racconto biblico “Bibbia”).
Viaggio è quello dell’eroe di una qualsiasi fiaba (Berto in “Sette in un colpo”).
Viaggio è quello di Ulisse (poema epico “Odissea”).
Viaggio è quello di Enea (poema “Eneide”).
Viaggio è quello di Dante Alighieri (poema didascalico-allegorico “Divina Commedia”).
Viaggio è quello dell’uomo moderno nello spazio.
Viaggio è quello che ciascun uomo compie nella ricerca della felicità, di migliori condizioni di vita, superando molte prove, combattendo contro molti antagonisti.

Fra tutte le fiabe da noi lette ed analizzate durante l’anno, abbiamo scelto di rappresentarne una tratta da “Fiabe italiane”, raccolte da Italo CALVINO.
Si tratta di una fiaba di origine popolare abruzzese. Pertanto la reciteremo “colorando”, di tanto in tanto, l’esposizione con espressioni dialettali.

Ringraziamo tutti, anticipatamente, per il cortese ascolto.
CIACH!… SI VA IN ONDA…..

Durante il nostro viaggio abbiamo letto molte fiabe e racconti e abbiamo voluto soffermarci a sognare … Sognare di divenire scrittori, di dedicare un libro tutto nostro a qualcuno che ci è caro.

IDEATRICE E COORDINATRICE DEL PROGETTO
Prof.ssa G. TORITTO

sabato 28 febbraio 2009

La Fiaba


- Di generazione in generazione la fiaba è raccontata a voce, tradizione orale

- L’ambiente d’origine è popolare

- La fiaba nasce dalle credenze, dalle paure, dalla vita della povera gente

- I trascrittori di fiabe attingono dalle
  • fiabe d’ambiente arabo
  • fiabe d’ambiente tedesco: i F.lli Grimm
  • fiabe d’ambiente italiano: Italo Calvino

- E’ caratterizzata da genericità di epoca e di luoghi, da personaggi impossibili, verosimili, non descritti, da dati ricorrenti

- Nella fiaba il mondo è diviso in due: il bene – il male

- Altre sue caratteristiche sono:
  • gli errori di grammatica
  • il discorso diretto
  • le ripetizioni
  • le triplicazioni
  • le formule d’inizio e di chiusura
  • le formule magiche
  • le filastrocche
  • il linguaggio

Il Principe e la Principessa

C'era una volta, in un paese lontano, lontano, una bellissima Principessa che viveva prigioniera di una terribile strega in un grande castello fatato.
Un Principe venne a conoscenza di quanto accadeva alla ragazza e volle andare a salvarla.
Affrontò un lungo e faticoso viaggio attraverso paludi spaventose e boschi pieni di insidie.


Durante il viaggio incontrò un uomo piccolo, piccolo che era rimasto intrappolato in una rete. Il Principe, dall’animo nobile, aiutò l’uomo, liberandolo dai lacci in cui era rimasto avviluppato.
L’ometto fu così riconoscente verso il suo salvatore che gli dichiarò: “ Oh, mio Signore, ti seguirò fin in capo al mondo in tutte le imprese che vorrai compiere”.

Ripresero insieme il cammino verso il castello, quando un ostacolo spaventoso bloccò il loro tragitto. Un grande, malefico drago dalle fauci ardenti e dalle lunghe fiammate di fuoco si ergeva contro di loro. L’aspetto era possente ed incuteva terrore con quel corpo ricoperto da squame brillanti e dure come l’acciaio. Avanzava rumorosamente e minacciosamente contro il Principe e il suo aiutante, ormai paralizzati dalla paura. Ma i due si ripresero subito dallo spavento iniziale e si avventarono sul drago che, indomito, soffiava fuoco su tutto, mandando in fumo il verde prato che poco prima si stendeva lì dinanzi.
Il Principe, memore di un’antica, profetica consegna, iniziò a recitare un mantra:
“Oh Moivé, oh Moivé , tenebroso essere degli Inferi, fuggi via dai miei campi! Che il sole abbagli la tua vista! Che la luna rifugga il tuo essere! Che la terra ti seppellisca nelle sue viscere!”
Il suono di quelle parole poté più dei colpi di spada e di sciabola. Il mostruoso animale si afflosciò a terra sussultando e spirò l’ultimo respiro, mentre il Principe continuava a recitare:
“Oh Moivé, oh Moivé, tenebroso essere degli Inferi, fuggi via dai miei campi! Che il sole abbagli la tua vista! Che la luna rifugga il tuo essere! Che la terra ti seppellisca nelle sue viscere!”
I due avventurieri, dopo essersi ripresi dalle fatiche, si rimisero in cammino verso la meta. Attraversarono valli, campagne, monti sotto sole, sotto pioggia e sotto vento.

Finalmente, stremati dal lungo viaggio, arrivarono al castello della bella Principessa, che si ergeva su un alto colle. Lì incontrarono la perfida Strega. Era orribile nell’aspetto. Era impossibile sostenerne lo sguardo.

La Strega mandò incontro al Principe un suo combattente fidato, il Cavaliere Nero, infame e codardo. Questi indossava un’armatura nera dalle lance ben aguzze. Con la sua prestanza faceva orrore alla sola vista, ma il principe, impavido, partì all’attacco e con un sol colpo, ben sferrato, lo atterrò stecchito.

La strega, furiosa, ricorse ad alte, nere magie e, facendo vibrare nell’aria la sua bacchetta verde marcio, risvegliò con pozioni ed intrugli malefici il Cavaliere Nero tramortito e lo dotò di una nuova potente armatura e di una spada avvelenata.
Il Cavaliere Nero si riprese dall’intorpidimento, si rialzò e ricominciò la lotta con il Principe. Nel frattempo l’ometto, grato al suo salvatore, temendo che le cose si mettessero proprio male, cercò aiuto nel bosco vicino.
Chiamò due suoi vecchi amici, Merlino e Merlina, di cui tutti conoscevano le grandi virtù terapeutiche e benefiche.
Informati sullo stato delle cose e paventando per il Principe una cattiva sorte, i due maghi gli mandarono in dono una spada scintillante di una leggerezza mai conosciuta. Una spada sì fatta, leggera e sottile, era perfetta per i combattimenti. Si trattava di un nuovo ritrovato della magia, dotato di una luce potentissima, che vibrando rilasciava fasci di luce tagliente.
Il Principe invocò nuovamente:
“Oh Moivé, oh Moivé , tenebroso essere degli Inferi, fuggi via dai miei campi! Che il sole abbagli la tua vista! Che la luna rifugga il tuo essere! Che la terra ti seppellisca nelle sue viscere!”.
Così riuscì ad infilzare il Cavaliere Nero e a mozzare il capo della Strega che rotolò dal pendio, macchiando di sangue bluastro i campi ormai in fiore.

Libero da ogni maleficio, il Principe entrò nel castello incantato. La spada magica lo precedeva, depurando il percorso da liquami, da alghe imputridite, da ragni ed insetti.

Trovò la Principessa, la salvò e si sposarono, vivendo per sempre felici e contenti.



mercoledì 25 febbraio 2009

La fiaba

Di generazione in generazione la fiaba è raccontata a voce, tradizione orale


  • L’ambiente d’origine è popolare

  • La fiaba nasce dalle credenze, dalle paure, dalla vita della povera gente


  • I trascrittori di fiabe attingono dalle

- fiabe d’ambiente arabo

- fiabe d’ambiente tedesco: i F.lli Grimm

- fiabe d’ambiente italiano: Italo Calvino


  • E’ caratterizzata da genericità di epoca e di luoghi, da personaggi impossibili, verosimili, non descritti, da dati ricorrenti

  • Nella fiaba il mondo è diviso in due: il bene – il male


  • Altre sue caratteristiche sono:

    • gli errori di grammatica

    • il discorso diretto

    • le ripetizioni

    • le triplicazioni

    • le formule d’inizio e di chiusura

    • le formule magiche

    • le filastrocche

    • il linguaggio